Le case volanti di Laurent Chéhère si librano magicamente nell’aria per staccarsi dalla realtà alla ricerca di un luogo migliore
Vi ricordate il film UP? Il fotografo francese Laurent Chéhère ha iniziato il suo progetto “Flying Houses” nel 2012 (forse ispirandosi al film della Pixar?). L’idea ha avuto uno straordinario successo e Laurent ha portato le sue stampe in mostra da Parigi in giro per il mondo. A distanza di anni, il fotografo parigino ci propone finalmente una nuova serie di case volanti, altrettanto suggestive e capaci di farci sognare.
Le case ormai distrutte dell’antica Parigi pre Haussmann o i palazzi abbandonati delle periferie diventano protagonsti delle immagini surreali del fotografo Laurent Chéhère. Come svincolati dalla forza di gravità, questi edifici si staccano dal suolo e si librano nell’aria portando con se le vite e le storie dei loro abitanti, probabilmente in cerca di un luogo migliore.
Laurent Chéhère ci consente una doppia lettura, da lontano e da vicino. Dalle immagini web infatti non è possibile cogliere la moltitudine di dettagli e particolari che arricchiscono queste case volanti, e che possono essere colti solo guardando da vicino le stampe dal vivo.
Questi fotomontaggi sono dettagliatissimi collage fotografici, realizzati attraverso un meticoloso lavoro di assemblaggio e sovrapposizione di centinaia di immagini diverse ad alta risoluzione. Antenne, fili elettrici, panni stesi, vasi di fiori e sagome che si intravedono attraverso le finestre sono tutti indizi delle vite che albergano in queste case, i cui abitanti sono spesso gli emarginati delle periferie urbane.
• LEGGI ANCHE: Immagini ad alta risoluzione zoomabili e interattive
Le case volanti attraverso le parole di Laurent Chéhère
“Le case volanti sono una visione poetica e surrealista della vecchia Parigi, ispirata a Giulio Verne, Albert Robida, Moebius, Hayao Miyazaki, William Klein, Wim Wenders, Federico Fellini, Serge Gainsbourg, Marcel Carné, Jean Cocteau e altri. Questi edifici sono anche ispirati alle periferie povere e multietniche della capitale francese dove vive Laurent Chéhère. L’autore isola questi edifici dal loro contesto urbano e li libera dall’anonimato della strada per raccontare la vita, i sogni e le speranze dei loro abitanti.
Le immagini sono fotomontaggi di centinaia di elementi come tetti, finestre, grondaie, camini, personaggi, antenne, graffiti e cieli, cattrati e assemblati insieme come un puzzle. In galleria le immagini sono esposte in grande formato e consentono all’osservatore curioso di scoprire dettagli e riferimenti nascosti di queste accurate ricostruzioni proponendo una doppia lettura, una da lontano e una da vicino. L’artista usa questa distanza per proporre un diverso punto di vista e avvisare contro idee preconcette e pregiudizi.
Tutti gli ingredienti sono lì, la commedia, il dramma, la poesia, l’oscurità, il sogno, le risate e le lacrime… tutto diventa ingarbugliato. L’autore dà alcune chiavi ma queste case volanti rimangono aperte all’interpretazione, è finalmente la gente che fa a modo suo.”
Sul sito web di Laurent Chéhère troverete la galleria completa di tutte le Flying Houses, vecchie e nuove.
Lascia un commento