Nuvole artificiali che fluttuano in ambienti chiusi nella poetica serie Nimbus dell’artista Berndnaut Smilde
Berndnaut Smilde è un visual artist olandese classe 1978, famoso per le sue performance in cui fotografa nuvole artificiali in ambienti chiusi.
La sua opera è a cavallo fra scienza e arte: la creazione di nuvole artificiali si ottiene utilizzando una specie di macchina del fumo e attraverso precise procedure che controllano una serie di parametri igrometrici: l’umidità della stanza, il vapore e la temperatura dell’ambiente. L’artista riesce così a condensare il vapore acqueo dandogli la forma di una nuvola. Ma solo per pochi secondi, gusto per il tempo necessario a scattare le sue foto prima che la nuvola si dissolva nuovamente nell’aria e scompaia.
Nimbus, una serie di foto poetiche e surreali che catturano l’effimero
Berndnaut Smilde è affascinato dalla luce e dai fenomeni atmosferici (altre sue installazioni creano arcobaleni artificiali). I suoi scatti sono stati paragonati ai quadri surrealisti di Magritte ed effettivamente l’effetto è altrettanto poetico. Le nuvole per l’artista esprimono il concetto di cambiamento e trasformazione e la possibilità di guardare agli spazi in modo diverso.
Il fatto di inserire un elemento naturale all’interno di spazi artificiali è decisamente spiazzante. E le location scelte esaltano l’incongruenza del soggetto in questi spazi vuoti: gallerie, chiese abbandonate, magazzini… luoghi già di per sè piuttosto claustrofobici e surreali, sono perfetti per esaltare l’idea del fotografo di effimero e transitorio.
Queste nuvole artificiali fluttuano e si muovono nello spazio ma sono eteree e inafferabili e durano solo un breve istante prima di svanire nel nulla. La prova della loro esistenza rimane solo nei bellissimi scatti della serie Nimbus e così la fotografia diventa il mezzo per documentare una performance artistica che altrimenti non sarebbe possibile vedere.
Guarda il video di Berndnaut Smilde mentre crea le sue nuvole artificiali
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