Il surrealismo coloratissimo di Fuco Ueda


Fra serenità e inquietudine, fra fiori giganti e feroci animali le ragazze dipinte da Fuco Ueda popolano un universo onirico e surreale

Fuco Ueda è una giovane artista giapponese il cui immaginario surreale è popolato da ragazze fragili e delicate che si muovono in ambienti astratti e indefiniti, fra strani animali e fiori rigogliosi come in un sogno ad occhi aperti.

La sua tecnica si basa sull’uso di colori acrilici e pigmenti colorati applicati su tela, su carta o su legno per riuscire a creare quel mondo di visioni oniriche così colorate e vivide, quasi una proiezione del suo inconscio. Lasciando da parte ogni rapporto realistico di scala dimensionale, Fuco Ueda si concentra sugli aspetti simbolici dei suoi quadri, in cui la protagonista, sempre la stessa ragazza dai lunghi capelli neri, il suo alter ego, si trova a vivere avventure surreali circondata da animali allo stesso tempo feroci e mansueti o a fluttuare in fondo al mare in compagnia di tartarughe marine o coloratissime meduse.

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La pittura surrealista di Fuco Ueda, esagerata e satura di colore, provoca sensazioni contrastanti: da un lato una grande quiete e serenità dall’altro un senso di inquietudine per quegli aspetti misteriosi e assurdi tipici del suo stile artistico.

Kioku No Hana (Flower Of Memory), la sua ultima serie di opere, è stata presentata come mostra personale alla Think Space Gallery di Los Angeles lo scorso aprile.
Una serie ispirata al crisantemo, un fiore bellissimo e rigoglioso che in Giappone è il fiore nazionale ed è simbolo della forza, della resistenza e della vita che si rinnova e che Fuco Ueda rappresenta con colori saturi, vividi e squillanti, in mmagini prive di qualsiasi dolore, quasi eccessive nella loro bellezza rigogliosa e piena di vita, appena velate da una lieve malinconia.

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