In occasione del centenario della scomparsa di Joaquin Sorolla, che cade proprio quest’anno, una bella mostra monografica all’Accademia di Spagna a Roma, ricorda l’opera del grande pittore valenciano a cavallo fra Ottocento e Novecento
Joaquin Sorolla Y Bastida (1863-1923) è uno dei pittori più noti e apprezzati in patria ma è ancora poco conosciuto qui in Italia nonostante la mostra di grande successo che si è tenuta l’anno scorso al Palazzo Reale di Milano, in cui erano esposte le sue tele più grandi e scenografiche.
In questi giorni ha aperto a Roma una esposizione monografica dedicata ai suoi lavori di piccolo formato, quelli più intimi e personali proprio in occasione del centenario della sua morte. La mostra, intitolata “Joaquin Sorolla, sprazzi di luce e colore“, è la prima mostra dedicata al pittore valenciano a Roma, ed è allestita negli spazi dell’Accademia di Spagna al Gianicolo.
Joaquin Sorolla, sprazzi di luce e colore
In esposizione oltre 200 opere di piccolo formato provenienti in gran parte dal Museo Sorolla di Madrid, quadretti che raffigurano i soggetti più cari al pittore: alcuni ritratti, giardini fioriti inondati di luce, i riflessi del mare e delle onde, le nuvole trafitte da raggi di sole. Immagini quotidiane e fuggevoli cristallizzate in schizzi veloci, dalle pennellate rapide e una tavolozza brillante.
Nel corso della sua vita, Joaquin Sorolla arrivò a dipingere circa duemila quadri a olio su cartoni o tavolette di piccolissime dimensioni. Sorolla li definiva generalmente “appunti” ma, a volte, vi si riferiva come “macchie” o “note di colore”. Queste tavolette venivano trasportate insieme ai pennelli e ai tubi di colore in scatole costruite ad hoc e facilitavano la pittura all’aria aperta. Nel corso dell’Ottocento questo formato venne sempre più utilizzato dai grandi artisti, poichè permetteva di raccogliere rapidamente idee o impressioni di cose viste, in opere indipendenti che andavano al di là di un semplice bozzetto.
Se in un primo momento si considerarono opere intime, prodotti inconclusi del lavoro del pittore, presto vennero apprezzate sia per la libertà creativa che per il germe di nuove possibili opere e cominciarono ad essere esposte e ammirate come campioni della sfera più personale e originale dell’artista.
Sorolla la utilizzò a volte in correlazione alle idee che gli sovvenivano per le sue composizioni ma spesso come mero esercizio. Ne ricopriva intere pareti dello studio, appese con degli spilli, ma ben presto cominciò a incorniciarle e in tutte le sue mostre questi quadretti ebbero una presenza abbondante e notevole. Piccoli per dimensione ma grandi per audacia, contengono sprazzi del Sorolla più brillante.
Mostra a cura di Blanca Pons-Sorolla e María López Fernández
Joaquin Sorolla è considerato il pittore della luce perchè le sue opere sono sempre inondate di sole. Nato a Valencia, sulla costa spagnola, i suoi temi del cuore e il suo stile sono sempre stati strettamente legati alla pratica della pittura en plein air e ispirati dalla spiaggia, dal mare e dal sole consentendogli una grande libertà espressiva.
Sorolla, appassionato di pittura fin da piccolo, ha passato la vita a dipingere anche grazie a una borsa di studio dalla Diputación de Valencia per studiare pittura a Roma. Sorolla trascorse così un periodo a Roma e in Italia per perfezionarsi nella pittura e poi viaggiò a Parigi, in Inghilterra e anche in America ottenendo ovunque successi e riconoscimenti. Nella mostra all’Accademia di Spagna sono esposti anche numerosi “appunti di viaggio”, piccoli dipinti realizzati durante i suoi soggiorni di studio in diverse città italiane ed europee.
Joaquin Sorolla, sprazzi di luce e colore
a cura di Blanca Pons-Sorolla e María López Fernández
dal 21 Marzo all’11 Giugno 2023
Real Academia de España en Roma
Piazza di S. Pietro in Montorio, Roma
INGRESSO GRATUITO

Joaquín Sorolla mentre dipinge en plein air
• LEGGI ANCHE: Paesaggi liquidi nella pittura di Elizabeth Lennie
Lascia un commento