Kohei Nawa, scultura contemporanea fra virtuale e reale


Kohei Nawa sperimenta un nuovo approccio alla scultura contemporanea fondendo elementi virtuali e reali nel concetto di PixCell

La tecnologia ormai è così avanzata che è difficile distinguere un oggetto reale dalla sua rappresentazione digitale generata al computer. Reale e virtuale si confondono fra loro diventando indistinguibili. Partendo da queste riflessioni, l’artista giapponese Kohei Nawa ha coniato il neologismo PixCell, una sincrasi fra “Pixel” e “Cell” (cellula), gli elementi base che compongono rispettivamente un’immagine digitale e gli organismi viventi.
L’obiettivo dell’artista è di dare corpo ai pixel nel mondo fisico rappresentandoli come lucide sfere di vetro trasparenti che ricoprono gli oggetti e che, sostituendosi alla materia originaria, diventano le nuove cellule delle sue sculture.
Kohei Nawa elimina così la contrapposizione fra virtuale e reale, fra tecnologia e natura, e fonde insieme i due elementi per sperimentare un nuovo approccio alla scultura contemporanea.

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Animali imbalsamati ricoperti di PixCell

Dopo aver trovato su internet l’immagine di un oggetto che lo ispira, Kohei Nawa acquista su Ebay l’oggetto reale e lo trasforma completamente ricoprendolo di sfere trasparenti di dimensioni tutte diverse e brilanti come cristalli.
Lo scopo dell’artista è quello di alterare la percezione della realtà e il modo di interagire dell’osservatore, in un’alternarsi di virtuale – reale – virtuale. Animali imbalsamati a grandezza naturale ma anche giocattoli, pupazzi o statuine della Madonna sono i suoi soggetti preferiti.

A causa delle bolle di vetro, la superficie dell’oggetto non è più visivamente unica ma risulta frammentata in infiniti sprazzi di colore trasformandosi in un insieme di piccoli elementi di immagine.
Vista e tatto, i sensi attraverso i quali normalmente ci rapportiamo con la realtà, in questo modo vengono ingannati. Guardando il corpo dell’animale attraverso queste sfere diventa difficile ricomporre mentalmente l’aspetto originario. Quello che vediamo non è l’oggetto reale ma una visione distorta a causa della rifrazione delle immagini attraverso il vetro, come attraverso le lenti di una fotocamera per cui non guardiamo più l’oggetto reale ma, in un certo senso, osserviamo la sua rappresentazione PixCellata.

Le sculture di Kohei Nawa sembrano ricoperte di gocce d’acqua rilucenti al sole, sono davvero ipnotiche e vagamente surreali e incantano per la loro poesia, considerando soprattutto la dimensione di alcune di esse. Per la cronaca, PixCell Red Deer, un gigantesco cervo ricoperto di bolle di vetro, è stato venduto per la bellezza di 450 mila dollari!

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Kohei Nawa un artista emergente da tenere d’occhio

Nato a Osaka nel 1975, Kohei Nawa è uno degli artisti emergenti più popolari in Giappone. Si è formato presso la Kyoto City University of Art e nel 1998 si è trasferito a Londra per specializzarsi in scultura al Royal College of Art.
Nel 2009 a Kyoto ha ristrutturato una vecchia fabbrica di panini e ha fondato il suo studio “Sandwich”, sul modello della factory di Andy Warhol e dello “Studio Banana” di Madrid, un luogo d’incontro e sperimentazione per artisti, architetti e designer da tutto il mondo. Pur avendo realizzato le sue opere più originali nella serie PixCell, Kohei Nawa esplora sempre mezzi espressivi e stili diversi che spaziano dalla scultura all’architettura, all’installazione.

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