Nick Cave è un eclettico artista famoso per le sue bellissime, assurde sculture in tessuto, costumi indossabili frutto di una grande immaginazione e di una visione dell’arte che spazia dalla moda alla danza alla performance.
Quando sentiamo parlare di Nick Cave, pensiamo immediatamente al celebre cantautore australiano ma non è l’unico artista a chiamarsi così. Il Nick Cave di cui parliamo qui è un artista americano, scultore, designer, performer e coreografo famoso per le sue sculture in tessuto chiamate Soundsuits, esagerate, assurde e assolutamente fantastiche.
Laureato in Arte all’Università del Kansas, Nick Cave è attualmente professore al dipartimento di moda dell’Università di Chicago.
Soundsuits, le sue sculture, sono tutti pezzi unici, uno diverso dall’altro, e ricordano le maschere tribali o i costumi rituali dell’Africa ma anche enormi inquietanti pelouches o figura aliene appena sbarcate da un lontano pianeta.
Fin da piccolo Nick Cave ha avuto una grande passione per collezionare e assemblare insieme gli oggetti più disparati, spesso oggetti comuni o di recupero, che percepiva come portatori di una storia unica. Come artista ha trasferito questa metodologia nella creazione dei suoi magici costumi indossabili, realizzati con materiali di tutti i tipi: ramoscelli, capelli umani, bottoni, perline, paillettes, piume o pelliccia. Ricchissime e splendenti, le sculture di Nick Cave, sempre appariscenti e coloratissime, sono spesso realizzate in seta ricamata con decorazioni floreali o arricchite di piccoli oggetti in ceramica ma possono essere anche composte da materiali poveri come calzini di spugna o vecchi pigiami.
Ma Nick Cave è anche un grande appassionato di danza e coreografo e spesso mette in scena performance di danza in cui le sue sculture, agitandosi, saltellando e piroettando, finalmente si animano e prendono vita.
[…] acrilici su tavola di legno, ai murales su grande scala, fino a strane installazioni ed eccentrici costumi in tessuto, sculture indossabili che rappresentano personaggi direttamente usciti dai suoi quadri. A proposito […]