Olga Esther e le sue principesse “controvoglia”

Olga Esther Principesse Surrealiste

Attraverso la classica iconografia delle principesse delle fiabe, la pittrice Olga Esther rappresenta le imposizioni dalla società sulla condizione femminile

Olga Esther è una pittrice e illustratrice spagnola. E’ cresciuta in campagna circondata dalla natura e dagli animali: cani, gatti, conigli, papere, rane, uccellini… Con pochi bambini nei dintorni con cui giocare, si è appassionata alla lettura, in particolare fantasy e di fantascienza, e fin da piccola ha sempre amato disegnare e dipingere.
Crescendo ha studiato Arte all’Università Politecnica di Valencia dove è entrata in contatto con le idee femministe dell’antropologa Marcela Lagarde – la chiave per capire il suo lavoro artistico – perfezionando poi la sua formazione a Praga e in Messico. Tornata in Spagna, ora vive e lavora a Valencia e continua ad elaborare il suo stile grazie alle sue Principesse.

Olga Esther Principesse Surrealiste

Principesse intrappolate in un ruolo che non hanno scelto

Quella di Olga Esther è una pittura figurativa basata su una rappresentazione classica del soggetto, rivisitata in chiave contemporanea, che dal realismo si spinge verso il Surrealismo Pop e lo stile Lowbrow.  Nei suoi quadri ad olio la pittrice rappresenta piccole principesse tristi e sperdute, figure infantili che la pittrice utilizza per parlare di genere e di femminismo.
Utilizzando i simboli e l’estetica delle storie di principesse che ci hanno raccontato da bambini, l’artista mette in discussione il ruolo della donna come ci viene imposto dalla società patriarcale.

“Le sue bambine, che non sono nessuno e non hanno nessuno, sono diventate principesse che non vogliono essere principesse. E in questo modo la contraddizione che vive al loro interno si riflette anche nel lavoro di Olga Esther. Un’opera che combina i desideri d’infanzia dei racconti principessa con la ribellione che questo provoca.”
www.olgaesther.com

Olga Esther "Swans, Princesses and Ugly Ducklings"

Olga Esther “Swans, Princesses and Ugly Ducklings” Olio su pannello

Modelli femminili imposti dalla società

Ispirato alla storia di Hans Christian Andersen “Il brutto anatroccolo”, il dipinto “Swans, Princesses and Ugly Ducklings” parla dell’obbligo di essere belle, come forma di oppressione nei confronti delle donne. La dualità cigno/brutto anatroccolo affligge le donne per tutta la vita. Con questo dipinto l’artista rivendica il diritto delle donne a una vita che non debba affrontare il giudizio maschile e soddisfare per forza i canoni di bellezza dettati dal genere.

I ritratti delicati di Olga Esther sono una metafora per parlare di femminismo e del ruolo della donna ma parlano anche di speranza, di amore, di illusione… Lo sguardo triste e severo di queste bambine ci affascina con la sua espressività ma allo stesso tempo ci ammonisce sulle ingiustizie e le contraddizioni del mondo:

“Siamo circondati da ingiustizie, bambini che muoiono di fame, persone che muoiono affogate nei mari della miseria, della disuguaglianza, del femminicidio, della distruzione della natura … Non posso rimanere impassibile, guardare dall’altra parte o restare in silenzio. La pittura mi permette di denunciare tutto questo. Magari non aiuta ma è un modo per contribuire nel mio piccolo.”
Intervista su lagrandeparade.com

Olga Esther pittura surrealista lowbrow

“About Heartless Borders and Salt Tombs” dedicato a tutti i bambini morti nelle traversate del Mediterraneo

Olga Esther "The Bees"

Olga Esther “The Bees”

Olga Esther "The Pirate"

The Pirate

Olga Esther pittura surrealismo pop lowbrow

Olga Esther pittura surrealista lowbrow

Of Princesses and Rabbits That Are Not

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