Le illustrazioni di Harumi Hironaka ci mostrano le classiche cattive ragazze, problematiche insoddisfatte, arrabbiate… ma anche tremendamente sexy e audaci!
Harumi Hironaka è un’artista e illustratrice metà giapponese e metà peruviana che ora vive e lavora a San Paolo del Brasile. Cresciuta in Giappone e influenzata dalla cultura pop, da ragazzina il suo sogno era quello di diventare una manga artist. Ma nonostante la sua passione per il disegno, ha studiato lingue ed è diventata un’interprete professionista. Il desiderio di disegnare però non l’ha mai abbandonata.
L’illustrazione per Harumi Hironaka è un modo per esprimere se stessa in modo istintivo e viscerale. Anche la sua tecnica mista su carta è unica. Harumi Hironaka non ha mai seguito corsi di arte o di pittura ma ha imparato a usare i colori a olio seguendo i tutorial su YouTube e leggendo i consigli su internet.
Da autodidatta si è inventata uno stile tutto personale e istintivo un modo per esprimere se stessa e il suo mondo interiore, una sorta di auto-terapia emotiva.
Vi rivelo un segreto. Perchè se c’è un modo in cui mi piace esprimermi è attraverso segreti e simboli.
Quelle ragazze nei miei dipinti, o quella che credete ricorra nei miei dipinti, nessuna di loro sono io. Il mio mondo, quello vero in cui vivo, è dentro di me; e si, i suoi colori sono molto simili a quelli che vedete nei miei dipinti.Mi spaventa la folla. Non ho bisogno del suo brusio ripetitivo. Mi piace il silenzio e sono drogata di solitudine. E’ da lì che brevemente fuggo verso la libertà delle ragazze nei miei dipinti; mi fa muovere come loro e mi tuffo nelle loro dense atmosfere, nel loro universo sottomarino, nei loro antri bui.
Crisi ed emozioni mi eccitano. Mi tengono sveglia e mi accendono immediatamente e senza freni. Niente mi energizza di più che essere sull’orlo del precipizio, guardando nell’abisso, sentendo il disagio e la vertigine. Queste situazioni pressanti mi aiutano a trasferire la mia rabbia, il mio dolore e le mie fantasie nei colori.
Le brave ragazze vanno in paradiso ma quelle cattive vanno dappertutto
Il suo stile è inconfondibile non solo per la vivacità dei colori e la particolarità della tecnica ma soprattutto per i soggetti rappresentati nelle sue illustrazioni. Ragazze bellissime, sexy e audaci, sicure di sè e incuranti di ciò che il mondo pensa di loro… le classiche cattive ragazze di cui parla il proverbio!
Immerse in un mondo spesso cupo, rivelano rabbia, rassegnazione, seduzione o strafottenza; rappresentano stati d’animo, emozioni, personalità disagiate. Nessuna di loro è è perfetta ma sono autentiche e quindi molto più vere delle persone nel mondo reale, come spiega la stessa artista:
Non ho mai immaginato che, guardando nel profondo degli occhi le mie ragazze, avrei trovato un luogo familiare. Non sono solo ragazze nude, sono stati d’animo… sono disordini della personalità. C’è qualcosa che vibra in ognuna di loro, qualcosa di sbagliato. Nessuna di loro è perfetta ed è per questo che, anche se recitano una parte, loro sono molto più reali della gente lì fuori.
Mettere su carta emozioni forti come la rabbia, l’insoddisfazione, la sessualità, la follia, per l’artista è una sorta di ribellione contro la società che ci vuole tutti innocui, positivi e amichevoli, una sfida a questi modelli di comportamento imposti e artificiosi.
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