Hedi Xandt e la Deformography


Hedi Xandt è un giovanissimo graphic designer e un artista multidisciplinare di Amburgo che vale la pena assolutamente di tenere d’occhio!!

Cresciuto in una famiglia di  artisti, pittori, illustratori, scrittori, artigiani, Hedi Xandt ha respirato fin da piccolo un’aria satura di  creatività, originalità e sperimentazione, iniziando a dedicarsi alla pittura sin da bambino e poi, crescendo, avvicinandosi all’arte digitale.
Laureatosi appena un anno fa, nel 2013, in Communication Design, il suo motto è “I believe in diversity” e questo è evidente in tutto quello che fa. Creatività e idee sono gli stimoli che muovono il suo lavoro, costantemente volto alla sperimentazione e alla ricerca di nuove modalità espressive.

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Come artista multidisciplinare Hedi Xandt si esprime infatti con mezzi diversi: graphic design, fotografia, rendering 3D ma anche nel campo della scultura e della pittura rivelando aspetti gotici, macabri e morbosi: davvero notevole per esempio la sua serie di teschi in materiali diversi ricoperti d’oro o in filigrana e i suoi busti di bronzo, una rivisitazione dell’arte classica in chiave dissacrante, provocatoria e anche piuttosto impressionante. Ma in realtà tutti i progetti presentati sul suo portfolio online sono davvero interessanti e intriganti, diversissimi l’uno dall’altro e vale sicuramente la pena di guardare tutto il sito di con molta attenzione.

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Attualmente Hedi Xandt lavora principalmente come freelance per la rivista tedesca di moda e tendenze Tush Magazine per la quale ha realizzato numerosi editoriali sopratutto dedicati al mondo del make up e della bellezza (Prada, Chanel, Lancome…).
Uno dei lavori che mi è piaciuto di più è però un editoriale per Tush Magazine in collaborazione con Fabian Hart per un servizio sui  Jogg Jeans della Diesel. Un servizio fotografico pesantemente manipolato in postproduzione con una tecnica che deforma i corpi con “strappi” e macchie di colore che Hedi Xandt chiama Deformography.
Guardate che bello e se volete saperne di più potete leggere una sua intervista qui!

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