Robert Proch fonde la pittura figurativa e la pittura astratta in scenari multidimensionali e caotici che trasmettono un grande senso di energia e movimento
Robert Proch è un brillante pittore polacco, classe 1986. Vive e lavora a Poznan e si è laureato alla Academy of Fine Arts della sua città. Nonostante la sua giovane età, Proch è già noto nel mondo dell’arte e ha già tenuto diverse mostre in Europa e negli Stati Uniti. L’artista utilizza mezzi di espressione diversi passando dalla tela al muro, dalla pittura alla street art. Ma che si tratti di quadri, di murales o di disegni, le sue opere sono sempre caratterizzate da composizioni complesse e tavolozze di colori espressive.
Il suo stile visivo è dinamico e vivido, molto personale, ma incorpora elementi di diverse correnti artistiche: oltre alla pittura figurativa e astratta, richiama anche il cubismo e il futurismo.
L’artista inoltre cita come suo riferimento e ispirazione il pittore irlandese Francis Bacon, che ammira moltissimo.
Un caos visivo specchio del mondo contemporaneo
Attraverso i suoi quadri l’artista racconta storie sulla condizione umana cercando di indagare il senso stesso dell’essere, il significato della vita contemporanea, la ricerca di libertà opposta alle costrizioni della società.
Per ottenere il caos visivo che caratterizza i suoi quadri Robert Proch utilizza diversi espedienti: ripetizioni e sovrapposizioni, elementi architettonici e astratti, prospettive vertiginose e punti di vista multipli. Uno stile quasi cubista o meglio, decostruttivista, che smonta la realtà reale per crearne una immaginaria, fatta di visioni futuristiche e oniriche. Lo spazio fisico è disintegrato e i frammenti si scagliano in tutte le direzioni in un caos di elementi geometrici astratti. Le sue figure fluttuano sospese in equilibrio incerto e precario fra dovere e desiderio, fra aspirazioni e zavorre sociali. Un dualismo sottolineato anche da un uso dei colori estremamente particolare, fatto di gradienti cromatici che alternano colori caldi e freddi.
• LEGGI ANCHE: C’è dell’arte in Danimarca: la pittura astratta di Casper Eliasen
Ho smesso di usare materiale fotografico anni fa. Una volta presa questa decisione, l’intero processo di pittura è diventato due volte più eccitante. Non sai mai dove andrà la composizione. Ovviamente devi mantenere la direzione principale nella tua testa. Ci giri intorno in qualche modo. Ogni nuovo elemento cambia la situazione sulla tela e tu devi reagire. Mi ricorda un po il Tetris. Puoi fare molti errori lungo la strada ma è anche parte del divertimento.
– Intervista su Widewalls
Lascia un commento