Ispirata dall’estetica dei Manga, Hikari Shimoda dà vita a un mondo popolato da strani bambini dove la fantasia e la magia incontrano la realtà.
Hikari Shimoda è un’artista giapponese nata a Nagano nel 1984.
Ha studiato illustrazione alla prestigiosa Kyoto Saga University of Art e nel 2008 ha iniziato a dipingere e a farsi conoscere come artista, subito apprezzata in tutto il mondo, dal Giappone agli Stati Uniti, in Canada e in Italia.
Il suo lavoro si concentra principalmente sugli effetti dello stile di vita contemporaneo.
Hikari Shimoda utilizza i bambini come modelli e personificazione del contrasto fra il mondo delicato e innocente dell’infanzia e l’inquetudine della vita odierna.
Chiaramente ispirata dall’estetica di Manga e Anime, Hikari Shimoda realizza le sue opere su tela con colori acrilici oppure ad olio decorandole spesso con applicazioni, ritagli di carta, adesivi, glitter… ottenendo risultati sognanti e stranianti allo stesso tempo.
Guarda l’intervista a Hikari Shimoda che parla dei suoi quadri ispirati ai manga giapponesi
Si sa che gli occhi sono lo specchio dell’anima e l’artista giapponese è affascinata in particolare dal modo in cui gli occhi vengono rappresentati nei Manga, occhi smisurati in grado di comunicare sempre particolari emozioni. Anche lei rappresenta i suoi bambini con occhi enormi, spesso con lo sguardo vacuo: sono umani ma si sentono alienati dal genere umano, il loro sguardo assente esprime un disagio profondo e rivela lo spaesamento dei bambini mentre cercano di dare un senso al mondo che li circonda e di trovare un loro spazio nella società.
Come dice l’artista: “I bambini non sono nessuno e tuttavia possono essere chiunque“. Ed è così che li troviamo a volte alienati (“Children of this Planet”), a volte visti con poteri magici e con l’idealistico desiderio di salvare il mondo (“Whereabouts of God”), a volte rappresentati addirittura come supereroi.
Hikari Shimoda pur dipingendo sempre lo stesso soggetto cerca infatti di fare sempre un passo avanti e di dare ogni volta nuovi significati e valenze ai bambini che rappresenta.
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