Le installazioni luminose di Phillip K. Smith III sembrano trasformarsi nel corso del giorno animandosi di riflessi e colori suggestivi.
Phillip K. Smith III, laureato in Arte e Architettura alla Rhode Island School of Design è un artista americano che si ispira ai grandi movimenti artistici del secolo scorso: al Bauhaus che influenzò con le sue forme rigide e geometriche tutta l’estetica dell’inizio ‘900 e al movimento Light and Space della California anni ’60 i cui maggiori esponenti sono stati Robert Irwin e James Turrell.
Phillip K. Smith tenta così di coniugare emozioni e sensazioni dello spirito con le costrizioni del mondo fisico.
Phillip K. Smith ha già realizzato moltissime installazioni luminose pubbliche in grande scala ed è stato nominato dal Los Angeles Times come uno degli artisti emergenti da tenere d’occhio nel 2014. Fra le sue opere recenti, c’è “Aperture” (2010) un’installazione realizzata al Palm Springs Art Museum, composta da 700 pezzi di materiale acrilico intagliato al laser e illuminato da elaborate sequenze di luci LED preprogrammate: una suggestiva esplorazione di superfici, linee colori, spazi e geometrie.
“Lucid Stead” (2013) è stata una delle sue installazioni luminose più apprezzate e ha richiamato un grandissimo afflusso di pubblico.
Realizzata su una struttura preesistente nel deserto del Joshua Tree National Park, è costituita da specchi e LED di luce colorata programmati a tempo.
Ricorda almeno per l’ambientazione, l’installazione realizzata da Autumn De Wilde per la campagna pubblicitaria della Cadillac Escalade ma “Lucid Stead” va oltre, è un’opera in continuo mutamento e si trasforma col passare delle ore del giorno e il variare della luce ambiente: superficie riflettente di giorno, grazie agli specchi che avvolgono la struttura in legno, al calar della sera i LED si illuminano di riflessi colorati lasciando emergere forme colorate che provocano nell’osservatore forti sensazioni ed emozioni, come se la struttura fosse viva e interagisse con l’ambiente circostante.
Fra tutte le sue bellissime installazioni luminose, quella che Phillip K. Smith ha realizzato all’ultimo Music Festival di Coachella appena concluso, è forse la più imponente e suggestiva.
L’artista gioca nuovamente con la luce, i riflessi, la percezione dello spazio e i colori, dando vita a “Reflection Field“, una serie di giganteschi prismi riflettenti, ieratici nella loro purissima geometria che col buio si illuminano di mille colori trasformando completamente il paesaggio circostante.
Essere lì dev’essere stata un’esperienza davvero eccitante!!
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