La mostra di Sgarbi a Fabriano, grazie a un taglio critico inedito e rivoluzionario, rivaluta la grandezza di quegli artisti anonimi conosciuti come “Maestro di Campodonico” o “Maestro dei Magi” per portarli agli altissimi livelli di Giotto e Gentile da Fabriano.
A Fabriano nel cuore delle Marche, in un paesaggio in cui il tempo sembra essersi fermato, si è appena inaugurata una mostra che mira a riscoprire e valorizzare un patrimonio artistico locale del Due e Trecento che nasconde veri e propri capolavori.
Oltre 100 le opere che si possono ammirare alla mostra “Da Giotto a Gentile, pittura e scultura a Fabriano fra Due e Trecento” ospitata nelle sale della Pinacoteca Civica anche grazie ai prestiti di prestigiosi musei e gallerie nazionali e internazionali.
Pale d’altare, sculture lignee dipinte, tavole e affreschi ma anche oggetti di oreficeria, miniature e codici per ricreare la vivacissima scena artistica marchigiana fra il Due e Trecento e portare Vittorio Sgarbi a identificare e riconoscere l’esistenza di una vera e propria “Scuola di Fabriano” che nasce ufficialmente proprio in occasione di questa mostra.
Con la mostra “Da Giotto a Gentile” nasce la “Scuola di Fabriano“
Oltre alle preziosissime opere di Giotto e ai capolavori di Gentile da Fabriano, uno dei maggiori esponenti del gotico internazionale, troviamo infatti i bellissimi dipinti su tavola di Allegretto Nuzi e del suo allievo Francescuccio Cecco Ghisi, gli affreschi del Maestro di Campodonico, paragonabili per valore artistico a quelli di Giotto, provenienti dalla Galleria Nazionale delle Marche di Urbino e la statua in legno di pioppo di Elena madre di Costantino il Grande, splendida e perfettamente conservata, attribuita al Maestro dei Magi di Fabriano.
Ma non basta. Fabriano, schiva e fuori dalle rotte turistiche di massa è un vero e proprio gioiello medievale, ricchissimo di tesori artistici tanto che il corpus della mostra si amplia e si rafforza grazie alle opere che si trovano nelle cappelle di tre splendide chiese cittadine: la Chiesa di Sant’Agostino con le Cappelle Giottesche, la Chiesa di San Domenico con Cappella di Sant’Orsola e la Sala Capitolare e infine la Cattedrale di San Venanzio con le Cappelle di San Lorenzo e della Santa Croce.
E i tesori da ammirare non si limitano solo alla mostra di Sgarbi: Fabriano è la cornice ideale per immergersi in un’atmosfera di arte, cultura e bellezza: tanto che è l’unica città italiana (oltre a Bologna) nella lista delle Città Creative dell’UNESCO grazie alla storica tradizione delle cartiere e della carta realizzata a mano.
Chi vistita questa splendida cittadina medievale non può che rimanere affascinato dalla bellezza ancora intatta dei paesaggi naturali che la circondano e dalla bellezza delle sue architetture: la scenografica Piazza del Comune con l’imponente Palazzo del Podestà e la bellissima Fontana Sturinalto, il Loggiato e il Teatro Gentile. Insomma, la mostra di Sgarbi a Fabriano “Da Giotto a Gentile” è un ulteriore pretesto per visitare un posto davvero suggestivo e pieno di storia!
Da Giotto a Gentile, pittura e scultura a Fabriano fra Due e Trecento
a cura di Vittorio Sgarbi
dal 26 luglio al 30 novembre 2014 prorogata fino al 18 gennaio 2015
Pinacoteca Civica “Bruno Molajoli”, Fabriano
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