Villa Malaparte: “dura, strana e schietta”


Sulla sommità di Capo Massullo a Capri, Villa Malaparte è un capolavoro dell’architettura moderna e sembra sorgere dal mare e dagli scogli

La famosissima Villa Malaparte, è frutto del colpo di fulmine dello scrittore toscano Curzio Malaparte nei confronti di Capri. Durante una gita nel 1936 visitò l’isola e si innamorò immediatamente di quei luoghi selvaggi e di quel piccolo promontorio a picco su mare. Proprio lì, su quell’impervio spuntone di roccia decise di costruire la sua casa fra il 1938 e il 1942.

Villa Malaparte, Capo Masullo Capri

Villa Malaparte, Capo Masullo Capri

Villa Malaparte per decenni è stata considerata un’icona dell’architettura razionalista e attribuita a Adalbero Libera. In realtà studi recenti dei documenti dell’epoca (Marida Talamona “Casa Malaparte” – Clup 1990), sembrano dimostrare che il progetto della casa deve essere atttribuito quasi interamente allo stesso proprietario.
Il rapporto di Malaparte con Libera fu infatti piuttosto contrastato e lo scrittore rielaborò completamente il progetto architettonico secondo le sue idee, tanto da ribattezzare poi la villa “Casa come me” proprio perchè ne rispecchiava totalmente la personalità:

“Una casa come me, dura, strana e schietta.”

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Villa Malaparte, un’icona dell’architettura razionalista

Villa Malaparte ha una semplice struttura a parallelepipedo dal tetto piatto, tipica del costume locale, ma l’elemento caratterizzante della costruzione è il suo rapporto col paesaggio: la gradonata che porta alla terrazza si sviluppa in modo armonico e naturale sorgendo dal terreno e dalle rocce per trasformarsi passo dopo passo in architettura. L’ampia terrazza è un vero e proprio belvedere privilegiato ed è caratterizzata dal paravento bianco e tondeggiante che ricorda lo stile di Le Corbusier.
Anche all’interno le ampie vetrate del salone centrale si affacciano sul panorama circostante e inquadrano i faraglioni in ogni direzione. La villa è davvero un esempio di efficace integrazione tra natura e razionalismo.

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Alla sua morte, Curzio Malaparte espresse l’intenzione di lasciare la villa a disposizione degli artisti cinesi in visita a Capri ma la famiglia impugnò il testamento. Attualmente Villa Malaparte è di proprietà della Fondazione Ronchi e purtroppo non è aperta al pubblico. In compenso è talmente bella e inconfondibile, col suo profilo rigoroso e austero, che è stata il set di numerosi film fra cui Il disprezzo di Jean-Luc Godard con la bellissima Brigitte Bardot, tratto dall’omonimo romanzo di Moravia.

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Il disprezzo – Michel Piccoli e Brigitte Bardot sulla scalinata di Villa Malaparte a Capri

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Luca Tamagnini - Capri Villa Malaparte 2005

Capri Villa Malaparte – © Luca Tamagnini

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